Oggi Eben Upron ha annunciato al mondo un nuovo modello di Raspberry Pi: il Raspberry Pi 5!
Diamo subito uno sguardo alle
Specifiche
- CPU quad-core 64-bit Arm Cortex-A76 a 2.4GHz
- GPU VideoCore VII, supporto OpenGL ES 3.1, Vulkan 1.2
- Doppia uscita display HDMI® 4Kp60
- Decodificatore HEVC 4Kp60
- Wi-Fi® 802.11ac dual-band
- Bluetooth 5.0 / Bluetooth Low Energy (BLE)
- Interfaccia per schede microSD ad alta velocità con supporto della modalità SDR104
- 2 porte USB 3.0 ×, che supportano il funzionamento simultaneo a 5 Gbps
- 2 porte USB 2.0 ×
- Ethernet Gigabit , con supporto PoE+ (richiede un HAT PoE+ separato, disponibile a breve)
- 2 transceiver MIPI a 4linee per display e telecamere
- Interfaccia PCIe 2.0 x1 per periferiche veloci
- Connettore GPIO standard a 40 pin Raspberry Pi
- Orologio in tempo reale
- Pulsante di accensione
Nuovo Chipset
E’ il primo Raspberry Pi (computer) a avere chip progettati direttamente dalla Fondazione Raspberry Pi, tutto made in UK, progettato a Cambridge, prodotto in Galles.
Abbiamo 3 nuovi Chip, progettati specificatamente per il nuovo Raspberry Pi 5, per avere un salto di prestazioni.
BCM7212
Il nuovo Application Processor (AP) con architettura a 16 nanometri, derivato dal processore a 28 nanometri BCM2711 che anima il Pi 4 e Pi 400. Sviluppato con Broadcom ha 512KB di cache L2 per ogni core, e 2Mb di cache L3 condivisa tra i vari core. La nuova architettura si traduce in maggior velocità, minore consumo. Comprende una nuova GPU per la parte video grafica: VideoCore VII di Broadcom, sviluppata a Cambridge, con driver Mesa completamente open source da Igalia. Uno scaler video hardware (HVS) aggiornato è in grado di pilotare due display HDMI 4Kp60 simultanei, mentre sul Raspberry Pi 4 era 4Kp60 singolo o doppio 4Kp30. Un decoder HEVC 4Kp60 e una nuova Image Sensor Pipeline (ISP), entrambi sviluppati presso Raspberry Pi, completano il sottosistema multimediale. Per sostenere il sistema come larghezza di banda di memoria, abbiamo un sottosistema SDRAM LPDDR32X a 4 bit, in esecuzione a 4267MT / s, rispetto aio 2000MT / s di Raspberry Pi 4.
RP1
I precedenti Raspberry Pi avevano una architettura AP monolitica con alcuni chip esterni di supporto, ad esempio il controller USB o LAN. Raspberry Pi 5, invece. è costruito con una architettura con chip specifici separati. Solo le interfacce veloci (SDRAM, HDMI e PCI Express, più la SD) sono fornite dall’AP, tutti gli altri I/O sono demandate a un chip dedicato proprio questo RP1, che è collegato all’AP tramite PCI express.
Progettato dallo stesso team di Raspberry Pi che ha creato il microcontrollore RP2040 del Pico, fornisce due interfacce USB 3.0 e due USB 2.0; un controller Gigabit Ethernet; due ricetrasmettitori MIPI a quattro canali per fotocamera e display; uscita video analogica; I/O generico da 3,3 V (GPIO); e la solita collezione di interfacce a bassa velocità multiplexate sul GPIO (UART, SPI, I2C, I2S e PWM), un’interfaccia PCI Express 2.0 a quattro canali fornisce un collegamento di 16 Gb/s a BCM2712.
È in sviluppo dal 2016, è il progetto più lungo, complesso e costoso (15 milioni di dollari) affrontato da Raspberry Pi.
DA9091
Terzo chip nuovo, il Renesas DA9091 “Gilmour” power-management IC (PMIC) o, per gli amici. DA9091. Questo componente si occupa di gestire l’alimentazione elettrica: integra otto alimentatori switching separati per generare le tensioni richieste dalla scheda e dalle sue componenti. Include un alimentatore quadrifase in grado di fornire 20 A di corrente per alimentare i core e l’altra logica digitale del BCM2712.
Altri chip
Ereditati da Raspberry Pi 4, sono il chip Infineon CYW43455 per il WiFi dual band 802.11ac e il Bluetooth 5 BLE e un PHY Broadcom BCM54213 per Ethernet Gigabit.
Porte
Ora ci sono due porte MIPI bidirezionali, in pratica significa che vi si potrò collegare indifferentemente telecamere CSI-2 o display DSI.
Presente, finalmente, anche una porta PCI Express 2.0 esterna, per periferiche ad alta velocità.
Chiudono la lista i connettori JST per la batteria RTC (due pin), debug Arm e UART (tre pin) e ventola con controllo PWM e feedback tachimetrico (quattro pin), e connettore PoE (quattro pin)
Cosa manca
Rimosso il jack con uscita video-composita e audio analogico. Il segnale video-composito, ora generato da RP1, resta disponibile con un paio di piazzole sulla scheda da usare alla bisogna.
Disponibilità e prezzo
Disponibile per il preordine, le forniture cominceranno a ottobre 2023 con le prime spedizioni entro la fine del mese.
I prezzi ufficiali, che sono quelli applicati dai rivenditori autorizzati: Raspberry Pi 5 4GB a 60$, Raspberry Pi 5 8GB a 80$ (da noi, circa 70€ e 93,50€, rispettivamente)
Per evitare i soliti fenomeni di razzia dell’hardware, la Fondazione ha predisposto dei codici monouso per dare la priorità di ordine agli abbonati delle riviste The MagPi e HackSpace.
Accessori
Già aggiornato il case ufficiale (con ventola) a 10$ e un accessorio per il raffreddamento attivo (dissipatore più ventola) a 5$, utile solo in caso di utilizzi estremi.
Alimentatore: Raspberry Pi 5 è più potente, ovviamente ha un consumo massimo più alto dei modelli precedenti, pur producendo molto meno calore a parità di lavoro, grazie all’architettura più moderna e alla diversa gestione dell’alimentazione, Raspberry Pi 5 può consumare 12W, quando il Pi 4 arriva a 8W.. Quindi per il massimo di prestazioni è stato progettato un nuovo alimentatore ufficiale USB C 5V, 5A (25W, adatto anche a alimentare utilizzatori energivori sulle USB).
Raspberry Pi 5 può funzionare anche con gli alimentatori tradizionali da 5V, 3A, ma in tal caso, la corrente disponibile per le USB verrà automaticamente limitata a 600mA, sufficienti per tastiera, mouse e altri dispositivi poco affamati di corrente, mentre con l’alimentatore da 5A, questa viene commutata al massimo di 1,6 A.
Previsti una serie di nuovi HAT 2.0 che sfrutteranno la porta PCI Express 2.0 per dare accesso ai dispositivi in standard NVME a alta velocità.
Conclusioni e riferimenti
Raspberry Pi 5 è stato un grande progetto, un impegno di 7 anni e 25 milioni di dollari, e le premesse che possa offrire tante soddisfazioni ci sono tutte. Prossimamente sicuramente avremo modo di analizzarne in dettaglio le prestazioni, i benchmark, apprezzare la nuova versione di Raspberry Pi OS che lo supporterà direttamente e che uscirà a metà ottobre. Noi siamo curiosi, e tu?
video di presentazione ufficiale:
post di presentazione ufficiale sul blog di RaspberryPi
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